COMUNICATI STAMPA

8 giugno 2022: DetoxCircularArt: una giornata in cui arte e formazione si incontrano per sensibilizzare il sistema moda verso un'economia circolare

ARTE, FORMAZIONE, GIOVANI & CIRCOLARITA’: sono questi gli ingredienti principali che costituiscono il progetto DetoxCirculArt presentato oggi dal Consorzio CID – Consorzio Italiano Implementazione Detox, presso l’Accademia del Costume & Moda, all’interno delle iniziative legate al salone del Mobile di Milano.

Il progetto DetoxCirculArt, realizzato in collaborazione con Accademia del Costume & Moda e l’Associazione TerraMedia, fa parte delle azioni di sensibilizzazione del Consorzio Detox, presentate dal Presidente Andrea Cavicchi, per ottenere una maggiore attenzione e un cambiamento di approccio, da parte del sistema moda, alle tematiche legate a un’economia circolare realmente sostenibile, nella produzione tessile e abbigliamento.

“Con la realizzazione di quest’opera vogliamo offrire ai giovani talenti, che si apprestano a lavorare nella moda, un’esperienza immersiva nel “materiale tessile riciclato” affinché la loro creatività sia sempre più orientata verso un “pensiero circolare”, con l’obiettivo di sperimentare da subito l’importanza di un reale EcoDesign, ha detto Andrea Cavicchi.

Il progetto DetoxCirculArt si rivolge all’arte, ai giovani e ai consumatori e ha visto come protagonisti l’Artista contemporanea Francesca Pasquali, affiancata da dieci studenti del primo anno del Diploma Accademico di 1 Livello in “Costume e Moda”, coordinati e diretti dal docente Santo Costanzo, con la curatela di Davide Sarchioni dell’Associazione TerraMedia.

L’opera PLOT è il risultato di un workshop dedicato al riuso creativo secondo cui la materia di scarto non trova solo nuova vita, ma lo fa acquistando un maggior valore rispetto al materiale originario. Il lavoro è partito a febbraio con un approfondimento dei cicli di produzione tessile e delle strategie di sostenibilità delle aziende del Consorzio, anche attraverso visite agli impianti di produzione dell’Artista. Successivamente il lavoro, ideato da Francesca Pasquali è stato coordinato dal docente Santo Costanzo che ha guidato gli studenti tra le trame e le tessiture, realizzando un’installazione artistica sito specifica attraverso l’impiego di preziosi scarti tessili risultati dalle produzioni delle aziende del Consorzio Detox di Prato.

Il risultato è grande installazione tessile coinvolgente e immersiva, concepita come un percorso tra differenti architetture, che invita lo spettatore a percorrerla per farne esperienza diretta, ad addentrarsi nei meandri della materia tra gli intrecci di tessuti e cimose in un gioco di rimandi formali e cromatici, di associazioni tattili e sensoriali altamente suggestivo. Un gioco che viene riproposto anche nel titolo “Plot” che, comunemente impiegato nel linguaggio della critica letteraria o cinematografica, qui allude alla trama e all’intreccio della materia tessile e alla sua elaborazione formale raccontando la storia dell’opera e della sua creazione, in un’ottica di sostenibilità, riciclo e rigenerazione della materia che trasforma lo scarto tessile in risorsa per indagare nuove pratiche di economia circolare attraverso la creatività contemporanea.

21 Febbraio 2022: Detoxing Circularity - I progetti del CID-Consorzio Detox per sensibilizzare il sistema moda verso un’economia circolare

RICERCA, CIRCOLARITA’, FORMAZIONE & ARTE: sono le nuove azioni di sensibilizzazione del CID – Consorzio Italiano Implementazione Detox, presentate dal Presidente Andrea Cavicchi, per stimolare il sistema moda verso un maggior cambiamento e attenzione su tematiche legate a un’economia circolare.

All’incontro – tenutosi all’Accademia del Costume & Moda, alla vigilia della settimana della moda di Milano – sono intervenuti anche Chiara Campione, Head della Corporate and Consumers Unit di Greenpeace Italia; Elisa Monica Gavazza, direttore Southern Europe Director ZDHC Foundation, Francesca Pasquali, Artista contemporanea, Furio Francini, Accademia, Accademia Costume & Moda.

“Intendiamo continuare ad impegnarci attivamente per uno sviluppo sostenibile del Sistema della Moda, mettendo in campo un programma integrato con le nostre aziende, che ci vedrà impegnati su fronti diversi. Mantenendo la forte attenzione nell’eliminazione delle sostanze pericolose dai processi tessili a tutela delle acque, ci stiamo sempre più concentrando sullo sviluppo sostenibile di una vera economia circolare”, ha dichiarato il presidente Andrea Cavicchi

“E’ nostra convinzione che, per superare gli ostacoli attuali alla circolarità, insieme al lavora sul sistema produttivo e sullo studio della presenza di sostanze tossiche sulle fibre, dobbiamo anche attivare azioni dirette al consumatore, ai giovani e agli stilisti, in modo da sensibilizzare comportamenti e scelte sempre più consapevoli”.

Primo progetto: uno studio sulle fibre naturali riciclate realizzato in collaborazione con la fondazione internazionale ZDHC, che ha supportato nel coordinamento del tavolo nazionale al quale hanno partecipato rappresentanti dei principali distretti tessili, che raccoglie dati informativi sui requisiti chimici del materiale riciclato, resi disponibili dal consorzio CID e da alcuni laboratori di analisi, aziende di filati e tessuti.

Lo studio, in continuo aggiornamento, sarà disponibile sul sito di CID per consultazioni e per le aziende che vorranno integrarlo con i propri dati.

A partire da dati tecnici condivisi, con un grande spirito di collaborazione, il gruppo ha lavorato per sviluppare un documento che possa diventare un solido punto di riferimento per l’intera filieraha spiegato Elisa Monica Gavazza, Southern Europe Director ZDHC Foundation.

Lo studio nasce, infatti, dal protocollo d’intesa stipulato tra CID e fondazione ZDHC con l’intento di definire un modello di riferimento che possa ridurre gli sprechi nell’industria della moda con l’eliminazione di sostanze chimiche e l’uso di quelle più sicure come ha spiegato Frank Michel, direttore esecutivo di ZDHC. “Gestione delle sostanze chimiche e circolarità sono due argomenti complementari. E’ necessario

essere al fianco dell’industria per creare strumenti che permettano al sistema produttivo di affrontare le nuove sfide che l’economia circolare sta ponendo. Il lavoro fatto dal gruppo italiano è di grande importanza e si inserisce chiaramente in un quadro strategico globale, che vede ZDHC impegnata assieme ad altre associazioni internazionali, come Textile Exchange, nella valorizzazione delle attività che promuovono il riutilizzo ed il riciclo delle fibre tessili.

E’ davvero incoraggiante assistere a un processo sistemico e virtuoso come quello presentato dal CID oggi: un esempio di come la vera circolarità nel tessile deve essere intesa ed affrontata. Solo partendo da una filiera che ha saputo ripulirsi dalle sostanze chimiche pericolose possiamo andare verso un futuro circolare capace di ridurre l’uso delle materie prime salvaguardando il Pianeta”, ha dichiarato Chiara Campione, Head della Corporate and Consumers Unit di Greenpeace Italia

All’arte, ai giovani e al consumatore è rivolto il progetto DetoxCirculArt realizzato dal Consorzio CID in collaborazione con l’Associazione TerraMedia e curato da Davide Sarchioni, che vedrà come protagonista l’Artista Francesca Pasquale.

L’Artista, grazie alla collaborazione attiva dell’Accademia Costume & Moda, insieme ad alcuni studenti, realizzerà un’Opera con il materiale di scarto della produzione tessile fornito dalle aziende del Consorzio.

“Con questo progetto vogliamo offrire ai giovani talenti, che si apprestano a lavorare nella moda, un’esperienza immersiva per una conoscenza approfondita del “riciclato” affinché la loro creatività sia sempre più un “pensiero circolare”, ha detto Andrea Cavicchi

L’installazione sarà visibile al grande pubblico a giugno “con lo scopo di coinvolgere tutti e riuscire ad innescare una riflessione sulla responsabilità di salvaguardare il pianeta anche attraverso il ciclo virtuoso del “riuso”.

L’incontro è stato, infine, l’occasione per presentare le esperienze e l’impegno verso un approccio Detox alla circolarità delle imprese Archè, Casati Flock, Manteco e Rada, che recentemente hanno fatto ingresso nel Consorzio.

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3 Marzo 2020: Consorzio Italiano Detox si rinnova e rilancia il progetto con Greenpeace

Firenze, 3 marzo 2020 – Il Consorzio Detox di Prato si rinnova e rilancia il progetto con Greenpeace. Questi i risultati al termine dell’Assemblea del Consorzio, tenutasi in questi giorni, nel corso della quale il Presidente Andrea Cavicchi ha presentato il nuovo programma biennale elaborato con il supporto di Chiara Campione di Greenpeace.

“Sono sicuro che lo standard raggiunto in questi anni possa essere un’esperienza fondamentale in un momento di crisi ambientale. Le produzioni delle nostre aziende, infatti, non solo garantiscono già oggi il rispetto dell’ambiente ma saranno una risorsa fondamentale anche sul piano dell’economia circolare”, ha dichiarato Andrea Cavicchi, presidente del Consorzio Detox e della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord. “Per questo da oggi vogliamo lavorare con un piano molto ambizioso e rafforzare il ruolo del Consorzio all’interno del sistema moda attraverso una ricca rete di collaborazioni internazionali.”

Le prossime attività del Consorzio manterranno come prioritari gli impegni di eliminazione delle sostanze pericolose Detox, puntando ad un allargamento delle collaborazioni a livello nazionale e internazionale. L’obiettivo è di conservare l’eccellenza e l’unicità dell’esperienza fatta dalle aziende del consorzio mettendola in rete con il grande lavoro svolto da altre associazioni ed enti di
certificazione come ZDHC, Oekotex to Detox e Blusign.
Il consorzio si rafforzerà anche attraverso la collaborazione con i maggiori laboratori di analisi per il settore moda a livello nazionale, così da assicurare un monitoraggio constante dei risultati ottenuti nei processi produttivi e nei prodotti.

Sul tema della sostenibilità, prosegue l’impegno del Consorzio Detox nell’ambito del progetto The time is now!, elaborato insieme a IED- Istituto europeo di design e Greenpeace, che li vede coinvolti nella seconda fase – dal tema The time is Now! New citizen, 1.5 – i cui risultati saranno in occasione di Pitti Uomo a giugno.

Rinnovato, in forma allargata, il consiglio di amministrazione. Confermati Andrea Cavicchi, Francesco Marini, Alberto Pestelli, Luca Ciampolini, Marco Benesperi, Gabriele Paoletti, Alessandro Aiazzi. Entrano Manuele Nipoti e Annalisa Bellu.

Di grande rilevanza l’intervento nel corso dell’assemblea di Chiara Campione Head of the Corporate and Consumer Unit di Greenpeace “La campagna Detox, iniziata nel 2011, ha portato a progressi molto significativi nell’eliminazione delle sostanze chimiche pericolose dall’industria della moda. L’impegno delle aziende del Consorzio, in particolare, è stato determinante. Adesso è necessario estendere questo impegno al resto dell’industria della moda con lo stesso rigore e ambizione che caratterizzano il CID.”

CID-CONSORZIO ITALIANO IMPLEMENTAZIONE DETOX
Le aziende che aderiscono al CID ricevono un supporto competente e pratico per orientare il proprio sistema produttivo verso la eco-sostenibilità e gli obiettivi del protocollo Detox. Il Consorzio si avvale di un Comitato tecnico scientifico che conta sulla presenza indipendente e non onerosa di Greenpeace che trova nel Consorzio un alleato fondamentale per raggiungere l’ambizioso obiettivo di un’industria tessile “toxic-free”.

Ad oggi sono ottanta le aziende impegnate per una moda libera da sostanze tossiche tra cui case dell’alta moda, dell’abbigliamento sportivo e numerose aziende tessili, che rappresentano il quindici per cento della produzione mondiale dell’abbigliamento in termini di fatturato. Di queste sessanta sono italiane, a conferma del grande impegno delle imprese del settore tessile-abbigliamento italiano. Sono presenti sia gradi marchi che numerose realtà tessili più piccole, la maggior parte proveniente dal distretto tessile di Prato e aderenti al Consorzio CID.

9 Gennaio 2020: In occasione di Pitti Immagine Uomo N.97 l’Istituto Europeo di Design, il Consorzio Detox e Greenpeace Italia presentano THE TIME IS NOW! New citizen 1.5

Firenze, 9 gennaio 2020 – L’Istituto Europeo di Design, il Consorzio Italiano Implementazione DetoxCID e Greenpeace Italia di nuovo insieme per presentare l’evoluzione del progetto The time is now!, che ha visto il lancio di cinque capsule collection sostenibili durante le scorse edizioni di Pitti Immagine Uomo e che oggi in occasione della N.97 amplia il suo raggio di azione sviluppando sei nuove collezioni moda uomo, non solo sostenibili per l’impiego dei tessuti utilizzati, ma anche rappresentative di sei identità e quindi di sei stili di vita.

“Oggi The time is now! accoglie la sfida del New citizen 1.5, questa la declinazione 2020 del progetto, e indaga il profilo di un cittadino contemporaneo che compie delle scelte e che quindi, con il suo comportamento, è consapevole di poter determinare un cambiamento, non solo nel suo modo di vivere ma anche di riflesso nella società. – dichiarano i promotori IED, Consorzio Detox e Greenpeace – Questo cittadino contemporaneo è anche cosciente della crisi climatica che affronta il nostro Pianeta, parliamo infatti di un cittadino 1.5, dove l’“1.5” indica l’aumento massimo della temperatura media globale, secondo gli accordi di Parigi, per limitare i cambiamenti climatici”.

L’evoluzione del progetto The time is now! ha preso il via dall’intenzione di Greenpeace Italia di voler ridisegnare l’identità del proprio Green Market, andando ad inserire al suo interno prodotti che nel loro utilizzo possano orientare comportamenti sostenibili e la riduzione dei consumi. Accolto lo stimolo ricevuto da Greenpeace Italia e confermata la collaborazione con le aziende impegnate in Detox, selezionate per i processi attenti all’ambiente e che anche quest’anno forniranno i tessuti con cui saranno realizzate le collezioni, è stata lanciata una nuova call agli studenti IED delle Scuole di Moda, Design, e Comunicazione delle sedi di Milano, Roma, Torino, Firenze, Venezia, Cagliari e dell’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como, dal 2010 nel Network IED. A loro sarà affidato il compito di lavorare alla costruzione di personas, che rappresentino altrettante modalità di approcciarsi al mondo della sostenibilità.

Gli studenti che hanno risposto alla call saranno selezionati in una due giorni di assessment, tenendo conto della loro aderenza al tema della sostenibilità e dei 17 Global Goals promossi delle Nazioni Unite, della capacità di sviluppare collezioni uomo, del livello qualitativo degli elaborati e dei book presentati e dell’attitudine a saper comunicare la propria visione creativa. Una volta selezionati, gli studenti saranno guidati – con la Direzione Creativa di Italo Marseglia, fashion designer e Alumnus IED Roma – nell’identificare linguaggi, stili, oggetti che contribuiscano a raccontare mondi diversi e individuare le 6 personas che ispireranno lo sviluppo delle 6 capsule collection che saranno presentate nell’edizione di giugno di Pitti Uomo, insieme alle proposte di prodotti da valutare nel Green Market di Greenpeace Italia.

Le collezioni The time is now! New citizen 1.5 saranno realizzate con i tessuti forniti da aziende impegnate in Detox e selezionate per i processi attenti all’ambiente: A Zeta Filati, Antilotex Flock, Berto Industria Tessile, Candiani Denim, Filati Be.Mi.Va., Filati Biagioli Modesto, Filatura Papi Fabio, Furpile Idea, Ilaria Manifattura Lane, Industria Italiana Filati, Lanificio Bellucci, Lanificio dell’Olivo, Lanificio Europa, Manifattura Emmetex, Marini Industrie, Miroglio, Pecci Filati, Tessilfibre, Texmoda Tessuti e Toscofilati.

Sponsor tecnici progettuali: Gianpiero Urzetta, Wacom e Hans Boodt Mannequins.

La giuria che selezionerà gli studenti IED per il progetto The time is now! New citizen 1.5 sarà composta da:

Andrea Cavicchi Presidente del Consorzio Italiano Implementazione Detox

Chiara Campione Head of the Corporate and Consumer Unit Greenpeace Italy

Claudia Mauri Head of Acquisition Unit Greenpeace Italy

Sara Sozzani Maino Vicedirettore Progetti Speciali Moda e Direttore Vogue Talents

Giovanni Ottonello Art Director IED

Igor Zanti Direttore IED Firenze

Sara Azzone Direzione IED Moda Milano

Paola Pattacini Direzione IED Moda Roma

Andrea Nardi Direzione IED Moda Firenze

Olivia Spinelli Coordinatore Fashion Design IED Milano

Marika Aakesson Coordinatore Product Design IED Roma

Alessandra Foschi Coordinatore Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate, Comunicazione Pubblicitaria IED Firenze

18 luglio 2017: Impegno Detox: nuove adesioni e strumenti operativi

Aumentano le aziende italiane impegnate nella campagna di Greenpeace e il Consorzio Italiano Implementazione Detox – CID le supporta con nuove indagini e strumenti operativi.

Continua a crescere il numero di imprese del comparto tessile e chimico italiano che aderiscono alla campagna Detox lanciata da Greenpeace.
Con l’adesione di altre 6 aziende da oggi sono 59 le imprese italiane che hanno dichiarato di impegnarsi a intraprendere un percorso verso la completa eliminazione delle sostanze chimiche pericolose dalle loro lavorazioni e dai loro prodotti.
La notizia è stata data questa mattina, nella sede di Confindustria Toscana Nord da Giuseppe Ungherese (Responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace) e da Andrea Cavicchi (presidente CID).

Giuseppe Ungherese di Greenpeace Italia al convegno del CID tenutosi il 18 luglio 2017

Le nuove aziende impegnate in Detox sono: A Zeta filati, produttore di filati di Prato, Cotonificio Roberto Ferrari di HSG, produttore di filato, Brescia, Filte, tintoria e nobilitazione tessuti di Modena, Ilcat, materie prime di Prato, Texcene, tintoria di Bergamo, Eire, calzificio di Mantova.

Greenpeace si è pronunciata positivamente in merito alle esperienze aziendali sinora portate avanti: “Con l’impegno assunto oggi dalle sei aziende italiane diventano ottantasei i marchi nazionali e internazionali impegnati in percorso virtuoso verso la completa eliminazione delle sostanze chimiche pericolose dalle filiere produttive tessili. Questi numeri confermano ancora una volta quanto la strada tracciata da Detox sia percorribile anche da realtà industriali medio – piccole anche grazie al supporto tecnico e operativo del Consorzio Italiano Detox” dichiara Giuseppe Ungherese, Responsabile Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia

Il Presidente del CID Andrea Cavicchi si ritiene sodisfatto degli obbiettivi sinora raggiunti, ma guarda già ai prossimi sviluppi del progetto: “In meno di un anno dalla sua fondazione, il Consorzio è riuscito a raccogliere oltre 30 aziende provenienti da tutta Italia, è stato in grado di produrre indagini di settore di rilevanza internazionale – come dimostra la collaborazione con l’Agenzia Europea per la Chimica – ed è stato riconosciuto come importante interlocutore al tavolo della Camera Nazionale della Moda Italiana composto dalla Camera Nazionale della Moda Italiana e dal Sistema Moda Italia. I risultati raggiunti ci fanno, quindi, ben sperare per il prossimo futuro: il mondo della Moda è estremamente attento ai temi della produzione tessile sostenibile ed esser stati i primi a porci gli standard più alti e gli obiettivi più difficili, ci pone al centro della Moda di domani: il Consorzio non potrà che confermare la sua posizione di leader nella Green Fashion”
Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati delle nuove ricerche svolte dal CID.
Dopo l’esclusiva Indagine sui Coloranti presentata lo scorso ottobre , è stato redatto un fondamentale Manuale Operativo in cui ogni azienda può trovare il supporto necessario ad applicare i principi del percorso Detox ad ogni fase della propria filiera produttiva.
Inoltre sono stati pubblicati i risultati di importanti ricerche e studi svolte dal CID in collaborazione con BuzziLab: sui coloranti nel settore tessile, sui prodotti ausiliari di filatura e tessitura, nonché una interessantissima ricerca sui prodotti rigenerati tessili, tema di estremo interesse.
Strumenti unici, a completa disposizione dei soci del Consorzio Detox.
Già si parla del futuro. L’impegno per una moda libera da sostanze tossiche non si esaurisce nel 2020. E’ quanto è stato ribadito dagli imprenditori e dai manager partecipanti alla tavola rotonda coordinata da Aurora Magni (Blumine): Alessandro Bordegari (Ditta G.Lanfranchi), Gianluca Bruni (Ilaria Manifattura), Michele Canepa (Taroni) Renato Lambiente (Miroglio Fashion).

21 febbraio 2017: Il lavoro Consorzio Detox scelto dall'ECHA

L’Agenzia Europea per la Chimica sceglie CID per portare in Europa una testimonianza sulla sostituzione delle sostanze chimiche nel settore tessile

Per la prima volta un gruppo di aziende italiane del settore tessile distribuite in maggioranza nel territorio pratese e associate al Consorzio Detox, collabora attivamente con l’Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche (ECHA). Il nostro consorzio è stato infatti scelto da ECHA per approfondire l’esperienza e i risultati sinora raggiunti in merito ai coloranti e componenti chimici nell’industria tessile. L’ECHA ha sede ad Helsinki ed è l’ente competente del coordinamento e la gestione di tutta la regolamentazione europea sulle sostanze chimiche.

Il Consorzio Italiano Implementazione Detox (CID) sarà protagonista, insieme a H&M ed Eurotex, l’associazione tessile europea, di un seminario sul tema della sostituzione delle sostanze chimiche nel settore tessile. Il seminario si svolgerà via web Giovedì 23 febbraio alle ore 11.00 e vedrà la partecipazione di Mrs Ylva Weissbach, Sustainability Business Expert di H&M, insieme al prof. Andrea Franchi di BuzziLab, membro del comitato tecnico scientifico del Consorzio.

Il seminario online è aperto a tutti ed è possibile partecipare registrandosi alla pagina: https://echa.europa.eu/it/support/training-material/webinars .
L’incontro, che tratterà temi di estrema attualità, illustrerà attraverso alcuni esempi, come è possibile organizzarsi per raggiungere lo scopo di eliminare le sostanze chimiche più pericolose dalla filiera produttiva tessile, in linea col progetto Detox di Greenpeace.

L’iniziativa, fortemente voluta da ECHA, è stata promossa nei giorni scorsi anche tramite la loro Newsletter, dove viene riportata un’intervista al Presidente del Consorzio Detox Andrea Cavicchi e al prof. Andrea Franchi in merito alla sicurezza degli abiti che indossiamo.
«Per raggiungere la totale eliminazione delle sostanze chimiche pericolose per l’uomo e l’ambiente entro il 2020, è essenziale stabilire nuove forme di cooperazione tra le imprese tessili e i produttori di componenti chimici, scambiandosi quante più informazioni possibili» Afferma il Presidente Cavicchi e la collaborazione con ECHA è un passo importante verso questa condivisione di conoscenze.

Il Consorzio Italiano Implementazione Detox nasce a Prato, nel luglio 2016, su volere delle aziende impegnate nel progetto Detox di Greenpeace e si occupa della gestione della sostenibilità delle imprese della filiera moda. Attraverso il proprio comitato tecnico scientifico, del quale fa parte Greenpeace, porta avanti studi e ricerche sulle possibili sostanze presenti nella produzione tessile al fine di trovare soluzioni efficaci, semplici e a basso costo per la loro sostituzione.

Per questo il Consorzio Detox è divenuto l’interlocutore ideale sia a livello politico che scientifico – come la collaborazione con ECHA conferma – per qualsiasi governo, ente o azienda che desideri promuovere una Moda sicura per l’uomo e sostenibile per l’ambiente.

Per il testo integrale della newsletter, vi rimandiamo al sito ECHA

26 ottobre 2016: Nasce il Consorzio Italiano Implementazione Detox (CID)

I soci del Consorzio Italiano Implementazione Detox insieme a Chiara Campione e Giuseppe Ungherese di Greenpeace Italia

L’iniziativa Detox del distretto pratese – avviata poco più di un anno da Confindustria Toscana Nord – valica oggi i confini regionali attraverso la costituzione del Consorzio Italiano Implementazione Detox (CID). Obiettivo: promuovere un modello di produzione tessile sostenibile ed innovativo a livello nazionale ed internazionale. L’iniziativa verrà presentata oggi alle 12 nel corso di una conferenza stampa presso la biblioteca Lazzerini di Prato.

Tra gli obiettivi principali del CID, che conta già le adesioni di 23 aziende del distretto pratese e della tintoria Berto di Padova – che hanno già sottoscritto l’impegno Detox di Greenpeace – ci sono la promozione della ricerca, il supporto tecnico e operativo alle aziende associate affinché rispettino gli standard previsti dal protocollo Detox e la promozione di strumenti di conoscenza ed innovazione tecnologica dei processi produttivi.

«Quando la nostra iniziativa per un tessile competitivo e sostenibile ha mosso i primi passi qui a Prato non avremmo mai immaginato di riuscire a coinvolgere un gruppo così significativo di aziende disposte a cambiare completamente il loro approccio alla produzione tessile» racconta il presidente di Confindustria Toscana Nord Andrea Cavicchi «Oggi abbiamo scelto di portare questa sfida a livello nazionale consorziandoci perché crediamo che produrre un tessile di qualità che non sia una minaccia per l’ambiente sia un obiettivo da promuovere a livello nazionale».

Il Consorzio si avvarrà inoltre di un Comitato tecnico scientifico che conta sulla presenza indipendente e non onerosa di Greenpeace, che nel 2011 ha lanciato la sfida Detox all’industria tessile contro l’utilizzo di sostanze tossiche nella filiera produttiva e che oggi trova nel Consorzio un alleato in più per raggiungere l’ambizioso obiettivo di un’industria tessile “toxic-free” entro il 2020.

Nel corso della conferenza stampa si presenteranno i risultati di uno studio, condotto dal laboratorio di analisi BuzziLab e dal C.I.D., che prende in esame circa 1200 coloranti utilizzati comunemente nelle tintorie, da cui sono state estratte 228 materie coloranti diverse che rappresentano circa il 90% delle sostanze coloranti utilizzate a livello mondiale nelle filiere tessili. Lo studio si concentra su 4 degli 11 gruppi di sostanze tossiche bandite da Greenpeace: Ammine aromatiche, Alchifenoli Etossilati, Clorofenoli e Ftalati. I risultati dello studio, approfonditi durante la presentazione di oggi, evidenziano che il 70% delle materie coloranti esaminate risultano contaminate per presenza di sostanze chimiche pericolose, rilevate a concentrazioni superiori ai limiti previsti da Detox; mentre soltanto una percentuale “irrisoria” (0,8%), non risulterebbe conforme ai limiti auto-imposti dalle aziende e dai brand aderenti a ZDHC Foundation (Zero Discharge Hazardous Chemicals).

La ricerca presentata oggi va a individuare le fonti di contaminazione nascoste nei coloranti e consente di poter scegliere prodotti conformi allo standard Detox. Un ottimo lavoro che dimostra la serietà dell’impegno preso dalle aziende pratesi.” commenta Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna inquinamento di Greenpeace Italia.

A seguito della conferenza stampa si svolgerà, presso il Museo del Tessuto di Prato, la tavola rotonda: “Come la filiera del sistema moda italiano sta affrontando la sfida della sostenibilità” con la partecipazione di Andrea Crespi (Sistema Moda Italia), Renato Lambiente (Miroglio Fashion srl) ed  Alberto Gallina (Benetton Group).

Sintesi dello Studio CID e BuzziLab sui coloranti

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