Il Coronavirus rappresenta la più grande crisi e la più grande sfida, a livello mondiale, che stiamo affrontando dalla seconda guerra mondiale. Un’emergenza non soltanto sanitaria, ma anche sociale ed economica. Davanti a una situazione del genere, la risposta deve essere globale. Mai come adesso, quindi, siamo chiamati a puntare su un futuro di sviluppo sostenibile in ogni settore, anche quello della moda e del tessile.

Un nuovo modello di sviluppo sostenibile

Questa emergenza può anche essere interpretata come un’opportunità per dare forma a nuove forme di sostenibilità. Da una parte, la risposta concreta ai cambiamenti climatici con azioni che riducano l’impatto ambientale e quindi anche il rischio di altre pandemie.

Dall’altra, la messa in campo di misure di sostegno economico che tengano conto della necessità di una nuova economia sostenibile per ridurre le disuguaglianze tra le persone che vivono nelle diverse parti del mondo.

Moda, più attenzione a sostenibilità e creatività

Già da qualche anno la moda ha scelto un approccio più sostenibile, sperimentando tessuti naturali e processi produttivi a ridotto impatto ambientale. Una scelta che, con la ripartenza dopo il lock-down imposto dalla pandemia di Covid-19, sarà ancora più importante da portare avanti.

A sottolinearlo, in una recente intervista, anche la direttrice di Vogue Anna Wintour, che ha spiegato come nel futuro della moda ci saranno “meno sfilate, meno lusso e sprechi, e più attenzione a sostenibilità e creatività”.

Green fashion e nuove prospettive

Il cambio di rotta nel sistema moda esisteva già prima del Covid-19, ma la pandemia ha contribuito a imporre una nuova prospettiva. Nel futuro, quindi, i protagonisti saranno l’economia circolare, l’ecodesign e la riduzione degli sprechi.

Un obiettivo su cui puntano soprattutto gli stilisti emergenti e le scuole di design, attraverso una moda ecologica fatta di riciclo creativo, upcycling di materiali alternativi e tessuti naturali tinti senza sostanze pericolose. Un progetto che Consorzio Detox porta avanti insieme alle sue aziende aderenti e al progetto The Time is Now con IED e Greenpeace Italia.